A TU LADO QUIERO ESTAR

 

La rappresentazione della Crocifissione nel capolavoro dell'artista venezuelano Angel Ramiro Sanchez. Il saggio critico della storica dell'arte Elisa Gradi

 

 

di Elisa Gradi, il 01/07/2010
Nella luce di un orizzonte plumbeo, squarciato da improvvisi tagli vermigli, nell’aria intrisa dell’insinuarsi minaccioso di una tempesta devastatrice, l’atmosfera riversa un bagliore improvviso, sovrannaturale, che racchiude come in un cosmico abbraccio il cielo e la terra arida e solitaria, frantumata in lamine di pietra nuda. Ed in questa atmosfera immemoriale, in una sinapsi perfetta fra realtà e visione, si svela l’apparire dei protagonisti del dipinto di Angel Ramiro Sanchez, A tu lado quiero estar, e con essi l’immagine del sacro dolore.
Al Cristo, evocato nella parte alta della composizione e visibile esclusivamente nel particolare delle gambe crocifisse, fa da contrappunto in basso l’immagine di Maddalena, con le braccia drammaticamente protese ed abbraccianti la croce, lo sguardo accecato dalla pena, il volto saldato in un’espressione contratta dalla lacerazione. Di fronte a lei è Giovanni, con il corpo già chiuso nel lutto, le mani a coprire il volto in una immagine di sofferenza silenziosa, vinta dall’impotenza e da un’amara rassegnazione.


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